Come fregare i produttori di motori per cancelli e risparmiare un sacco di soldi per i telecomandi!
Molti di noi per entrare a casa o a lavoro hanno un cancello, sezionale, portone del garage e alcuni di questi sono motorizzati e permettono di essere aperti comodamente con un telecomando. Nel corso degli anni però, andando in cerca dei telecomandi perché magari ce ne serve uno in più o abbiamo rotto il nostro e lo dobbiamo sostituire, scopriamo che i telecomandi diventano sempre più cari e alcuni modelli sempre più difficilmente reperibili. Alcuni telecomandi di marche come Nice, Faac, Came, Aprimatic, Beninca o Teleco costano 25/30 euro, mentre altre marche come SCS sentinel, BFT, Fadini, Cardin, Ballan e Hörmann possono arrivare a costare anche oltre 40/50euro. Inoltre i produttori hanno implementato delle codifiche proprietarie che non permettono di utilizzare i cosiddetti telecomandi universali e di duplicare quelli in proprio possesso facilmente.
Recentemente sul mercato stanno quindi comparendo sempre più a buon prezzo delle riceventi universali, che permettono di interfacciarsi con la scheda del motore del proprio cancello/sezionale/basclulante/sbarra o altro automatismo e utilizzare telecomandi normali o addirittura alcuni modelli anche il telefono tramite connessione WiFi. Possono tornare molto utili anche se avete rotto/smarrito tutti i telecomandi e non avete più un telecomando da quale partire per la duplicazione.
In questa guida vi mostrerò brevemente come interfacciare una di queste riceventi alla scheda di un cancello. In questo caso vedremo come interfacciarci ad una scheda Dieffematic Euro 230 M2 VDS E105, ma la procedura è la medesima per tutte le automazioni. L’unica differenza è che i pin a cui andarsi a collegare saranno posizionati in modo diverso.
La ricevente in questione è una ricevente universale che funziona sia con alimentazione AC che DC da 12 a 24V, quindi compatibile con quasi tutti i motori.
Cosa serve:
Ricevente universale
- Modello normale ed economico
- Modello con connessione WiFi che permette l’apertura anche da telefono
Cavo elettrico fino
Telecomando da associare alla ricevente
Opzionale ma consigliato
Multimetro (detto comunemente Tester)
Puntalini e relativa pinzatrice
E’ consigliabile prendere una ricevente universale piccola in maniera da riuscire ad alloggiarla dentro la scatola del motore, vicino la scheda dello stesso, in modo che rimanga protetta da intemperie e maltempo. Qualora non vi sia spazio a sufficienza non lasciatela libera all’esterno ma usate una scatola stagna come questa.
La ricevente presenta dei cosiddetti “Switch” cioè una basetta con più levette da tirare su e giù in base alla configurazione che volete utilizzare. Questa vi viene data con la ricevente e per quella da noi utilizzata la configurazione la potete scaricare da QUI in formato PDF.
Dato che noi ci dovremo associare un normalissimo telecomando 433Mhz a codice fisso scegliamo la configurazione degli switch adatta
Una funzione molto interessante di queste riceventi è la possibilità, tramite gli switch, di selezionare anche altri tipi di telecomandi, diventando compatibile con la stragrande maggioranza di telecomandi che vanno dai 300 ai 868Mhz, sia a codice fisso che rolling code, così da poter riciclare altri telecomandi che usate per altri motori o magari avete buttato in un cassetto.
Ora siamo pronti per collegare alla scheda del nostro motore del cancello la ricevente.
Questo vi permetterà di utilizzare magari un telecomando vecchio che avete buttato dentro un cassetto, o magari di utilizzare il secondo tasto di un telecomando che avete già, ad esempio con il telecomando del cancello di casa potrete aprire anche il basculante o il cancello di lavoro, anche se sono di marche diverse!
Per prima cosa LEVATE LA CORRENTE AL MOTORE! Tutti questi passaggi vanno fatti a motore non alimentato!
Ora vediamo dove collegare la ricevente alla scheda.
Sulla scheda dovrebbe essere stampato il modello di essa, nel nostro caso EURO230M2. Cercando su Google schema EURO230M2 abbiamo trovato il seguente schema da cui abbiamo ricavato quali sono i PIN per l’apertura (23 e 24) e l’alimentazione degli accessori (ad esempio fotocellule) che quasi sempre è a 12v o 24v. In questo caso addirittura la scheda prevede sia un’uscita a 12v che una a 24v. Noi useremo quella a 12v (pin 26 e 27) per alimentare la ricevente. Ovviamente su questi PIN è possibile che vi siano già cavi collegati. Ad esempio da noi sull’uscita 12v vi sono collegate le fotocellule e sull’ingresso per l’apertura vi è collegato il pulsante che da dentro casa permette di aprire il cancello, ma non è un problema, vi basterà collegare i cavi nuovi assieme a quelli già presenti.
Con motori particolarmente vecchi o marche non famose potreste far fatica a trovare lo schema. In tal caso potrà tornarvi utile un caro vecchio tester, che comunque consiglio sempre anche se avete lo schema della scheda, per controllare se effettivamente vi state collegando ai pin giusti. Non mi dilungherò su come usare un tester in quanto se non siete in grado di usarlo è meglio che non vi mettiate a fare certi lavori, inoltre per imparare ad usarlo è pieno di video su youtube.
La ricevente ha due uscite. Noi useremo solo la prima. La seconda comunque funziona in maniera del tutto analoga.
Dobbiamo collegare i cavi dalla scheda alla ricevente come da schema
Una volta collegati, prima di rimontare il coperchio del motore, ridiamo la corrente allo stesso. Se tutto funziona correttamente il motore avrà ricominciato a funzionare e la ricevente dovrebbe avere un led acceso che dimostra che è accesa. Se così non fosse levate l’alimentazione al motore e controllate il cablaggio.
Come antenna potete usare quella fornita con la ricevente (allungatela un po’ tirandola per migliorare la ricezione) o collegarci il cavo dell’antenna che arriva dal vostro lampeggiante andandola a rimuovere dalla scheda del motore o duplicando il filo e collegando entrambi assieme. Qualora quella fornita non abbia una portata di vostro gradimento e il lampeggiante sia sprovvisto di una antenna esterna potete aggiungere un’antenna esterna come questa.
Ora dobbiamo associare il telecomando alla ricevente. Per farlo è molto semplice. Basta premere il tasto S1 se avete collegato la ricevente alla scheda del motore tramite l’uscita CH1 o S2 se avete utilizzato CH2. Poi premete il telecomando e se avete selezionato gli switch nella maniera corretta si collegherà alla ricevente e premendo il pulsante sul telecomando sentirete il relè integrato nella ricevente scattare. Se così non fosse provate con un’altra combinazione degli switch fino a trovare quella corretta.
Una volta testato il tutto potete richiudere il coperchio del motore e godervi il vostro nuovo telecomando funzionante. Per telecomandi a buon mercato e di facile reperibilità vi consiglio dei classici telecomandi a codice fisso 433Mhz in quanto si duplicano facilmente mettendone uno vergine vicino e tenendo premuto il pulsante da duplicare e quello che volete programmare, inoltre sono estremamente economici e reperibili ovunque. Se invece volete un grado di sicurezza superiore scegliendo telecomandi non duplicabili così facilmente ma che ogni volta che ne volete aggiungere vadano associati alla ricevente vi consiglio di comprare un telecomando con tecnologia rolling code (gli switch sulla ricevente andranno settati in base al telecomando seguendo le istruzioni PDF).
In alternativa se non volete fare tutto questo lavoro potete comprare un telecomando originale o compatibile con la vostra scheda del motore. Ad esempio questo telecomando può essere associato alla scheda del motore Dieffematic che abbiamo usato per la guida senza dover installare alcuna ricevente. Basta premere il pulsante radio sulla scheda Dieffematic e poi il pulsante del telecomando per associarla, ma il costo è più alto di un telecomando universale a codice fisso e ogni volta che vorrete aggiungerne uno nuovo dovrete rifare la procedura.
Telecomandiamo.it non è responsabile di danni derivanti dall’errata installazione di riceventi sulle schede dei vostri motori. Se non siete sicuri di essere in grado di fare queste semplici operazioni vi consigliamo di rivolgervi ad un elettricista.